Sfondo giallo e arancione AGBE

I Nostri Traguardi

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La storia dell’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici) inizia nel 1999, un gruppo di genitori uniti dalla malattia dei propri figli che si incontrano all’ospedale di Pescara all’inizio del percorso di guarigione. Da subito emerge la necessità di poter garantire a quei bambini spazi e atmosfere calde e accoglienti per non relegare quel periodo della loro vita ad un ricordo freddo e triste. Il primo sogno da realizzare sarebbe stato un reparto interamente dedicato ai bambini, con colori, disegni e quant’altro avrebbe avvicinato quella permanenza ad una sensazione di familiarità e umanizzazione. Nel 2002 il presidente onorario invia un fax per chiedere aiuto e supporto economico per trasformare quel sogno in realtà tangibile, il fax era indirizzato a Trenta ore per la vita, un’associazione nata nel 1994 che ambiva a raccogliere fondi per le più importanti cause su tutto il territorio nazionale, dichiarando sin da subito gli obiettivi da raggiungere con la massima trasparenza. Un fax che ebbe subito risposta, il sogno di quei genitori, impegnati a seguire e sostenere il percorso terapico dei propri bambini sarebbe diventato realtà, la prima inaugurazione avvenne nel 2003 alla presenza di Lorella Cuccarini e Rita Salci, fu raggiunto il primo di tanti traguardi: il Reparto di Oncoematologia Pediatrica Trenta Ore per la Vita.

Il secondo obiettivo da raggiungere era ancora più ambizioso, offrire un alloggio gratuito a tutte quelle famiglie provenienti da fuori, così da riunire tutto il nucleo familiare sotto lo stesso tetto e darsi forza in un momento così difficile, evitando viaggi dispendiosi o affitti gravosi sull’economia della famiglia. Nel 2006 avvenne la posa della prima pietra in un terreno adiacente all’ospedale Santo Spirito di Pescara che tre anni più tardi sarebbe diventato l’attuale Casa alloggio Trenta Ore per la Vita, un edificio che offre sette appartamenti, dotati ognuno di salotto, cucina, camera da letto, bagno indipendente e balcone che garantisce ad ogni nucleo familiare la possibilità di restare uniti per tutto il periodo della degenza in ospedale del proprio figlio.

Nel 2010 è la volta di un nuovo traguardo, uno spazio incontaminato, immerso nel verde che possa compiere sul piccolo paziente un percorso di deospedalizzazione. Nel comune di Farindola (PE), all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sorge l’ostello Agbe, una struttura che ospita fino a venti posti letto, con una cucina professionale dotata di ogni comfort, un grande salone, uno giardino dove poter organizzare barbecue e vivere la bellezza della montagna con percorsi faunistici guidati o rivivere le tradizioni locali di Farindola.

Nel 2014 si arriva ad un nuovo importante obiettivo, quello di creare uno spazio a misura di bambino per trascorrere in un ambiente più accogliente e delicato il tempo di attesa per i controlli di routine in ospedale, attese che possono richiedere diverse ore, era necessario trasformare anche quell’esperienza in un tempo umanizzato, nasce così il Day Hospital Pediatrico, sempre all’interno dell’ospedale civile di Pescara, spirito Santo, al suo interno camerette dedicate ai bambini, sale mediche per le visite e un grande salone accogliente dove i bambini possono svolgere attività ludico ricreative alla presenza dei volontari Agbe.

 

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